Probabilmente penserai che sia impossibile spiegare in un solo articolo come funzionano tutte le diete del mondo, dato che per ogni dieta esiste almeno un libro e sicuramente decine di articoli che ti raccontano il suo funzionamento.
Al giorno d’oggi esistono decine e decine di diete, sicuramente se ne aggiungeranno di nuove ogni anno che passa (anche se io spero di no).
Molte di queste diete sono basate su meccanismi opposti, eppure tutte sembrano avere dati e testimonianze dalla loro parte, troveremo sempre qualcuno che ha perso peso con la dieta X, dal vip alla nostra vicina di casa.
Anche sulle evidenze scientifiche bisogna fare attenzione, gli studi che hanno una reale importanza sono racchiusi nelle nostre Linee Guida dove non troveremo nessuna delle diete più alla moda, mentre studi su topi, studi in vitro o su piccoli gruppi di persone lasciano il tempo che trovano e sicuramente non dovrebbero essere presi a modello per sostenere il funzionamento di una dieta.
Esiste la comune modalità dietetica che si basa su 5 pasti al giorno, o la dieta che sostiene che 5 pasti al giorno aumentino il metabolismo, e all’angolo opposto troviamo il digiuno intermittente basato sul ridurre il numero di pasti consumandoli in una finestra oraria ridotta.
La dieta cheto elimina il carboidrati, mentre nella dieta mediterranea i carboidrati rappresentano la quota calorica più importante.
Abbiamo la dieta del gruppo sanguigno, la paleo, la dieta a zona, la dukan tutte basate su meccanismi diversi.
Come è possibile tutto questo?
Chi ha ragione?
In realtà è molto semplice, funzionano tutte ma puntano il dito mediatico sul nemico sbagliato, l’insulina, gli ormoni, gli orari dei pasti, i carboidrati, i grassi, i dolci.
Esiste un filo conduttore nascosto ma comune, che permette a tutte queste diete di portare risultati, ovvero la creazione di un meccanismo che in un modo o nell’altro creerà una restrizione e ti porterà a mangiare di meno.
Vuoi perchè farai meno pasti, come nel digiuno intermittente
O perchè toglierai un’intera categoria di alimenti, come nella cheto, nella paleo o nella dukan.
O attraverso la creazione di un rapporto specifico tra gli alimenti, come nella zona.
Il risultato in ogni caso sarà una riduzione delle porzioni e una varietà limitata, che ti porteranno ad assumere meno calorie.
Il problema però è che ti sentirai in gabbia, in un regime restrittivo che sai di non poter mantenere a lungo perchè richiede troppe rinunce, motivo numero 1 per cui le diete falliscono.
Si arriva ancora una volta alla leggere universale del dimagrimento, IL DEFICIT CALORICO, una differenza in negativo tra quanta energia spendi nella giornata e quanta ne assumi dai pasti.
Questo bilancio calorico, questa differenza tra quanto spendi e quanto introduci, è il fil rouge nascono di tutte le diete e viene creata anche tutte quelle strategie che dichiarano di NON essere basate sulle calorie, o che addirittura sostengono che le calorie non contino.
La verità però è che le calorie contano, anche se noi non le contiamo, ed è proprio per questo che perdi peso, ingrassi o rimani stabile.
Per quanto questo possa farti arrabbiare o deluderti, perchè magari hai dato centinaia di euro al professionista che ti prometteva risultati miracolosi con la dieta X, quando potevi semplicemente mangiare di tutto ma in minore quantità, in realtà si tratta di un grande vantaggio.
Significa che per perdere peso non ti servirà rinunciare a tantissimi alimenti o stravolgere le tue abitudini, ne usare pasti sostitutivi o seguire ricette complicate, ma ti basterà imparare a regolare correttamente le porzioni e a dare ad ogni alimento il giusto peso.
Eleonora Gorla
Biologa Nutrizionista e Fitness Coach
